lunedì 8 aprile 2013

Un’altra stagione poetica è iniziata. Nel sorriso.


Le foto:





L'evento:


Raccolgo qui i componimenti poetici frutto della prima edizione del workshop-laboratorio poetico intitolato “Straniero al mondo, straniero a se stesso” che la neonata associazione culturale Si.Fa, ha organizzato (con il patrocinio del Comune di Milano, dell’assessorato alla Cultura, Moda, Sport, e delle Biblioteche Civiche Milanesi, e in gemellaggio con le iniziative di “100thousand Poets for Change”) quest’anno per celebrare il 21 marzo, giornata mondiale della poesia, primo giorno di primavera, e anche compleanno della controversa, complessa, limpida, fertilissima e splendente poetessa milanese Alda Merini (nata nel 1935). La location scelta per l’evento celebra di per se stessa tutte e tre le occasioni di festa poetica: si tratta infatti della casa-museo di Alda Merini, a Milano, situata nella zona dei Navigli, dove la poetessa ha vissuto e scritto il suo mondo.
Il workshop è stato un’occasione di incontro, o reincontro di noi partecipanti con gli scritti e le atmosfere della vita della scrittrice.
Nel cuore di Milano, il centro del mondo della vita e della creatività di Alda Merini, dove lei scriveva:

“E noi grandi poeti
Assunti alla liquida razza
Di questo incosciente Naviglio” (in ‘Ballate non pagate’).

Sotto la luminosa guida e grazie alle istruzioni di Cristina Chiochia, la curatrice del workshop, abbiamo realizzato un percorso emozionale di gruppo che ci ha portati accanto alle parole di Alda, nelle sue stanze interiori, rispecchiandoci grazie ad esse in un nostro vissuto singolare, solitario o collettivo, tessendo parole, ascoltando le nostre voci e percorrendo e strutturando un sentiero poetico. Seguendo poi altri passi, tra teoria e pratica della scrittura, attivando vari meccanismi creativi, tecniche linguistiche e portando al gruppo il risultato del nostro lavoro con le parole, ognuna e ognuno di noi ha prodotto e poi condiviso con gli altri attraverso la lettura la poesia nata dal percorso.
La lettura finale dei testi è avvenuta simbolicamente davanti al ‘muro degli angeli’, ricostruzione della parete di casa che la poetessa aveva dedicato ai pensieri e alle annotazioni spicciole, come un graffito dell’anima, tracciato e impastato anche con il suo rossetto rosso squillante i versi, numeri di telefono, le liste della spesa, mescolando la vita pratica e terrena, a lei spesso così faticosa ed estranea, forse, alla dimensione eterea, eppure pungente della sua poesia.

Come ci è stato ricordato, c’è chi scrive per necessità, chi per professione, chi per passione e, in tutti questi modi insieme, come anche in altro modo Alda vedeva la nascita della scrittura “così nascono i libri, nell’amore (…), e così il libro prima di nascere dio lo deposita in te come una manciata di fango che diventa luce”. 
                                                                                                   
                                                                                                           A.Addolorato                                                                                                                       



Componimenti poetici nati durante il workshop-laboratorio poetico el 21 marzo, presso la Casa-Museo Alda Merini, a cura dell’Associazione Culturale Si Fa.

Le nostre cinque poesie:

(Annelisa Addolorato)

Condivisione armonica. Jakobson. Ciak: buona la prima.

Funzione referenziale

È sospesa e sorpresa
su un autobus blu
che ondeggia
su un mare
di sguardi e sorrisi

Funzione emotiva

Insieme! Funziona!
E si vola! Insieme!
Siamo sicure?
Siamo sicuri?
Senza dubbio!

Funzione conativa o persuasiva, esortativa

Non perdere il contatto, ora che
c’è. Che è innescato.
Lasciatevi cullare, con me, dal sole!

Funzione fatica o di contatto

(convenevoli, formule di cortesia)
“Va bene?” “Benissimo!”
“Tutto qui?” “Tanta roba!”
“Qué tal?” “Evvai, fratelli.”
“Come butta?” “Datemi un cinque, sorelle.”

Funzione metalinguistica

Prima persona plurale di tutti i verbi, ma
anche la seconda, che si incontrano alla terza.

Funzione poetica, estetica

Premessa maggiore, premessa minore, conclusioni
Condivisione armonica
A occhi aperti, e socchiusi insieme.
Nell’abbraccio senza nomi.
Tra germogli umani. Piante cantanti.
Tappeto vissuto
Trama, fili uniti: un abbraccio.


(Antonella Maria Semilia)

È l'ombra che ti avvolge come un velo, che buio!! 
Resta qui, non chiudere gli occhi ed ondeggia al ritmo lento dell'anima.


(Ciro Caprino)

Luce accolta
Sii fanciulla leggera. 
Attendi se vuoi, con sguardo tento
Aprire io vorrei la bocca tua
E vuota di parole lasciarla senza fiato
Respirerà di brividi la pelle tua
Ti nutrirai ovunque anima bimba mia
Hari om



(Luca Maghernino)

L'amore è gioia, noi siamo amore.
L'amore è emozione.
L'amore vince il male.
L'amore è sensazione, contatto e vicinanza.
Non c'è amore senza dialogo e comunicazione.
L'amore è energia e vita.
E quando uno prova gioia è felice.
Quando rido mi emoziono.
Mi sento vivo perchè respiro.



(Michela Grandinetti)

Mia energia
Accoccolata ad ascoltare il mare,
in questo circolo compenetrante di rose:
gioco meraviglioso, divertente, pieno di colori.
Ti guardo, ti vedo, ti sento dentro me, densa
di significato, in profondità che esplode e mi
accarezza il volto.
Ebbene. Ti adoro.
Ed ora che ti ho trovato non ti lascerò
fuggire lontano ma ti porto appresso,
nel mio cuore perchè possa inebriarmi della
tua bellezza, e della tua melodia.
Ma tu,
saprai pazientare,
accogliere le mie titubanze,
dolce energia?




Nessun commento:

Posta un commento