sabato 19 marzo 2011

Tunisia: tre poesie tradotte dallo spagnolo







Tre poesie-testimonianza dalla Tunisia. Tre brevi testi dello scrittore tunisino di lingua spagnola Mohamed Doggui. In queste parole, in modo semplice e diretto, si raccontano e percorrono tappe ed episodi tragici e attuali avvenuti in Tunisia tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011, attraverso uno sguardo che decide di esprimersi in versi per narrare il presente. Gennaio-febbraio 2011

(Poesie tradotte dallo spagnolo da Annelisa Addolorato)


LA RIVOLUZIONE DEL GELSOMINO

Si rivoltava nella tomba,
Didone(1), la prima regina;
«Ah, la mia povera Cartagine!»
continuava a gemere.

Sulla lapide del sepolcro
il suo lamento rimase inciso:
«Dio protegga la mia Cartagine
da questo fetore imperante!»

Ma un quattordici di gennaio
fiorì un giovane gelsomino
e la sua candida fragranza
fece sorridere la Regina.



IL CARRETTO DEL VENDITORE AMBULANTE

A Mohamed Bouazizi(2)

Il carretto del venditore ambulante,

la scintilla della rivoluzione tunisina
e forse di tutto il mondo arabo.



Codardi di cattiva stirpe
ti hanno rovesciato il carretto,
ignorando che un vulcano,
ruggendo, li avrebbe divorati.

Senza poter far nulla, vedevi
rotolare il tuo pane a terra;
non l’hai raccolto per
non umiliare te stesso.

E le tue orgogliose ginocchia
non vollero toccare terra, e
sei rimasto in piedi, difendendo il tuo onore:
ti sei immolato come un bonzo.

Se, invece di gettarlo a terra,
te l’avessero solo confiscato,
tu non te ne saresti andato
e quelli sarebbero ancora al loro posto.

I tiranni ignoravano
che un popolo degno si può
forse rassegnare al castigo,
ma non può mai essere umiliato.



ALL’UNISONO

"El pueblo unido jamás será vencido" Quilapayún(3).

Un solo grido, all’unisono
scalfisce il muro tenace.
Un solo soffio, all’unisono,
sfida a braccio di ferro l’uragano.
Se la V di vittoria si innalza all’unisono,
spiega le ali e spicca il volo.
All’unisono, all’unisono,
il sogno diventa realtà.


Note
(1)Qui si allude all’attualità tunisina, menzionandone le radici storiche e mitologiche, attraverso la figura di Didone, la regina fondatrice di Cartagine: quella che era l’antica Cartagine ora si trova in territorio tunisino, sul lago di Tunisi.

(2)Mohamed Bouazizi è il giovane venditore ambulante (marzo 1984 - gennaio 2011) tunisino che si è dato fuoco, protestando contro la situazione economica e sociale del suo paese, dopo che la polizia gli aveva confiscato il carretto. Viene considerato per il suo gesto e per la sua tragedia martire e simbolo della Tunisia e del mondo arabo drammaticamente in rivolta (tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011).

(3)Celebre verso di una canzone (del 1965) dell’omonimo gruppo musicale cileno, il cui significato, in lingua mapuche, è "tre barbe".

Sull’autore: Mohamed Doggui è un poeta, scrittore e romanziere tunisino che scrive in spagnolo. È ispanista: docente di spagnolo presso la Facoltà di Lettere dell’Università e presso l’Instituto Cervantes della capitale del suo paese. Dal 1998 presenta un programma radiofonico settimanale dedicato alla lingua e la cultura spagnola, a Radio Tunisi - Cadena Internacional (RTCI). È membro dell’Asociación Internacional de Hispanistas (AIH) e del movimento culturale internazionale “Poetas del Mundo”. Nel 2009 ha vinto la II edizione del Concorso Internazionale di Algeciras “Racconti dello Stretto” - promosso dalla Fondazione Due Sponde (Dos Orillas) - con il suo libro Mamadú y los verbos españoles, che ha come tema principale quello dell’incontro interculturale e delle ragioni dell’immigrazione. È autore dei volumi Entre Levante y Poniente, con il prologo di Julio Martínez Mesanza, (Madrid, Sial Ediciones, 2006) e Derroche de azabache (in via di pubblicazione). Suoi testi poetici sono inclusi in varie antologie, da cui emerge ulteriormente l’interesse dell’autore per temi e manifestazioni culturali, letterarie, simbolico-poetiche di intersezione tra il mondo e l’immaginario arabo e ispanico: Calle del agua: Antología de literatura hispanomagrebí (Madrid, Sial Ediciones, 2008); Al-Andalus, el paraíso (Entreríos, n. 4-5, Primavera-Verano 2007); La Alhambra, el palacio (Entreríos, n. 7-8, Primavera-Verano 2008); Juan Ramón Jiménez (Entreríos, nº 9, Otoño- Invierno 2008).

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